Il diritto di asilo sacrificato in nome delle relazioni internazionali. Il caso di Mohamed Dihani.

Mohamed Dihani è un difensore dei diritti fondamentali del popolo saharawi, attivista di Amnesty International.
Per la sua appartenenza etnica e il suo attivismo, dal 2010 al 2015 è stato vittima di sparizione forzata e detenzione arbitraria ed ingiustamente condannato dalla Corte di Appello di Rabat (Marocco) per terrorismo sulla base di dichiarazioni estorte sotto tortura.
Nonostante il suo vissuto, la Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Roma ha rigettato integralmente la domanda di asilo presentata da Mohamed Dihani.
Nessuna rilevanza è stata data alle torture, alle persecuzioni subite in Marocco e agli accertamenti medico-legali prodotti a dimostrazione dei trattamenti subiti.
La Commissione si è limitata a evidenziare come il Marocco sia considerato un “Paese sicuro” ed ha ritenuto il difensore dei diritti umani una persona pericolosa per la sicurezza nazionale, tale aspetto è stato considerato prevalente sul diritto ad una protezione ed è stata omessa ogni valutazione sul rischio di torture in caso rimpatrio.
Ne parleremo il 6 ottobre insieme a Mohamed Dhiani, l’Avv. Andrea Dini Modigliani e Duccio Facchini.
Vi aspettiamo al Centro Sportivo Gorla in Via Giulio Bechi n. 2.
A partire dalle 19 aperitivo organizzato a sostegno del Blackness fest, dalle 19.30 talk.